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Riferimenti del romanzo Viking Connection al delitto Roveraro ed alla saponificatrice Cianciulli

Ad un lettore attento come te non sarà sfuggito il fatto che Viking Connection contiene numerosi riferimenti a fatti di storia e cronaca nera italiana dal dopoguerra ad oggi e in questo post vorrei soffermarmi, seppure brevemente, sul delitto del finanziere Gianmario Roveraro e sulla “saponificatrice” Leonarda Cianciulli, personaggi tra loro molto diversi (oltre ad essere una vittima di un brutale omicidio il primo, una feroce assassina la seconda) e saliti agli onori delle cronache in periodi differenti, ma le cui tragiche vicende umane si sono svolte nei luoghi dove si svolge la trama del romanzo.

Gianmario Roveraro – finanziere, fondatore della banca d’affari Akros, membro soprannumerario dell’Opus Dei e collaboratore di Cirio e Parmalat alla vigilia dei crack finanziari che nel decennio scorso hanno interessato le due aziende e migliaia di risparmiatori  – nel 5 luglio 2006, tornando a casa da un incontro di formazione spirituale e di preghiera, venne rapito da tre malviventi che, dopo averlo trattenuto per alcuni giorni in un casolare nel modenese,  lo assassinarono. Il suo cadavere, fatto a pezzi, venne ritrovato in periferia di Parma il 21 luglio 2006.

Fotografia del finanziere Gianmario Roveraro
Il finanziere Gianmario Roveraro

Come si evince dal seguente video, una delle piste investigative del delitto Roveraro più suggestive riguardò l’appartenenza del finanziere all’Opus Dei, ma le indagini portarono ad assicurare rapidamente i veri responsabili alla giustizia, dimostrando che gli stessi avevano agito per ragioni di denaro.

 

Leonarda Cianciulli – uno dei primi serial killer italiani e passata alla storia come “la saponificatrice di Correggio” (in provincia di Reggio Emilia) – venne arrestata nel 1941 con l’accusa di avere ucciso ed occultato i cadaveri di almeno tre donne. Pare che in almeno un caso, abbia smembrato il cadavere della sua vittima per bollirlo con soda caustica, sale di rocca ed acqua di colonia per ricavarne sapone. Nel 1946 la Cianciulli venne ritenuta colpevole dei tre omicidi, del furto delle proprietà delle vittime e del vilipendio dei cadaveri e condannata al ricovero per almeno tre anni in un manicomio criminale ed a trent’anni di reclusione. Nel 1970 morì all’età di 77 anni nel manicomio di Pozzuoli.

Fotografia della "saponificatrice" Leonarda Cianciulli
La “saponificatrice” Leonarda Cianciulli

Gli strumenti usati dalla Cianciulli per i suoi delitti e le foto delle vittime sono conservati al Museo criminologico di Roma e, in questo video – tratto dalla trasmissione Delitti, trasmessa qualche anno fa da LA7, e la cui visione è sconsigliata ai minori ed alle persone troppo sensibili  – sono state riassunte le vicende della saponificatrice di Correggio con l’ausilio di estratti dal film Gran Bollito di Mauro Bolognini del 1977 con un cast di tutto riguardo.

 

 

Grazie fin d’ora per i commenti che vorrai postare. Mantieni monitorato il sito e la pagina Facebook del romanzo per essere sicuro di non perderti le curiosità su questo libro e l’uscita dei prossimi romanzi.

Non dimenticare di scrivermi e farmi avere i tuoi giudizi, critiche e pensieri in libertà e farò il possibile per risponderti non appena possibile – I L Federson

1 Comment

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