Un amico ha fatto giustamente presente che il materiale storico riportato in questo sito può indurre a pensare erroneamente che la distruzione dell’antica Luni da parte dei vichinghi e la costruzione del “trelleborg” di Taneto possano essere fatti coevi.Cliccare sull’ immagine per visualizzarla a pagina interaIn realtà, come descritto nel racconto al cap. 7 di Viking Connection, tra le due cose potrebbero essere passati più di cent’anni. Il discorso del saccheggio di Luni nel IX sec. (e il fatto che da lì partiva una specie di “autostrada” dell’antichità verso la pianura padana, attiva poi anche nei secoli successivi) è riportato al solo scopo di dimostrare che non è impossibile che i vichinghi fossero scesi lungo la Val d’Enza in periodi successivi (in particolare, alla fine del X sec. o agli inizi dell’XI, cioè nel periodo in cui costruivano nel nord Europa le fortezze circolari comunemente denominate “Trelleborg“). Se davvero il “recinto” di Taneto fu una fortezza circolare, per le sue dimensioni poteva essere un piccolo avamposto, adatto forse ad ospitare un clan/villaggio colpito da una specie di “damnatio memoriae”, in fuga dal resto del popolo vichingo e alla ricerca di un rifugio sicuro il più lontano possibile dalle coste.Cliccare sulle immagini per visualizzarle a pagina intera
Sono ipotesi, ovviamente. Il territorio di Gattatico, purtroppo, tende a restituire pochissimi reperti antichi, questo in quanto i depositi alluvionali del fiume Enza hanno sepolto i resti di quell’epoca a metri di profondità … e la presenza delle risorgive/fontanili provoca l’allagamento costante delle trincee di scavo. Si pensi, ad esempio, che tutte le fonti concordano sulla presenza in quella zona della città romana di Tannetum (più importante secondo molti storici della stessa Regium Lepidi – l’odierna Reggio Emilia), ma ancora non è stato trovato nulla. Questo per dire che il fatto di non aver trovato nulla di vichingo in quell’area significa poco… .
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Come già scritto in precedenza, nonostante al momento non esistano studi scientifici che attestino la paternità vichinga del manufatto o la presenza dei vichinghi a Reggio Emilia e Parma, non si può negare che vi siano somiglianze tra il terrapieno citato ed i Trelleborg e ciò ha fatto scattare in me la voglia di scrivere un romanzo giallo di stile scandinavo – conciso e con venature noir, thriller, fantastorico e fantapolitico -, ambientato in Emilia-Romagna.
Purtroppo, da oltre un secolo si sono perse le tracce del terrapieno circolare di Taneto e non è facile stabilirne l’esatta collocazione per poter eseguire eventuali indagini/scavi, in quanto le fonti riportano distanze discordanti e generiche. Chissà che le autorità competenti possano un giorno ritrovare le tracce del “recinto” e condurre indagini scientifiche accurate che consentano di capirne l’origine e l’impiego (es.: anfiteatro romano? Trelleborg? fortezza celtica?…).
Grazie fin d’ora per i commenti che vorrai postare. Mantieni monitorato il sito e la pagina Facebook del romanzo per essere sicuro di non perderti le curiosità su questo libro e l’uscita dei prossimi romanzi.
Non dimenticare di scrivermi e farmi avere i tuoi giudizi, critiche e pensieri in libertà e farò il possibile per risponderti non appena possibile – I L Federson
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