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Confronto tra il terrapieno circolare di Taneto di Gattatico (RE) e le fortezze circolari vichinghe Trelleborg

In queste immagini si può vedere un raffronto tra la ricostruzione grafica (basata su fonti storiche documentate, riportate anche dalla bibliografia consigliata) del misterioso ed antico terrapieno circolare che si trovava a Taneto di Gattatico – in Provincia di Reggio Emilia e non lontano da Parma -, che ha ispirato il romanzo Viking Connection e le fortezze circolari vichinghe del nord Europa comunemente denominate “Trelleborg“.

Viking Connection - Confronto tra antico recinto circolare di Gattatico (RE) e fortezza circolare vichinga di Trelleborg

Viking Connection - confronto tra antico recinto circolare di Gattatico che ha ispirato il romanzo e fortezza circolare vichinga di Trelleborg

Dimensioni approssimative del misterioso recinto di Taneto di Gattatico
Dimensioni approssimative del misterioso recinto di Taneto
Crop mark del "Castellazzo" di Taneto di Gattatico
Crop mark del “Castellazzo” di Taneto di Gattatico

Cliccare sulle immagini per visualizzarle a pagina intera.

Nonostante al momento non esistano studi scientifici che attestino la paternità vichinga del manufatto o la presenza dei vichinghi a Reggio Emilia e Parma, non si può negare che vi siano somiglianze tra il terrapieno citato ed i Trelleborg della mia amata Scandinavia. Peraltro, Taneto era fin dall’antichità raggiungibile per via fluviale dall’Adriatico e si trova sull’antichissima strada che congiungeva l’importante antica città di Brixellum (l’attuale Brescello) all’antica Luni (distrutta proprio dai vichinghi nel IX sec.). Tutto ciò ha fatto scattare in me la voglia di scrivere un romanzo giallo di stile scandinavo – conciso e con venature noir, thriller, fantastorico e fantapolitico -, ambientato in Emilia-Romagna.

Purtroppo, da oltre un secolo si sono perse le tracce del terrapieno circolare di Taneto e non è facile stabilirne l’esatta collocazione per poter eseguire eventuali indagini/scavi, in quanto le fonti riportano distanze discordanti e genericamente “a settentrione” rispetto ad un secondo importante manufatto, il Castellazzo” (questo invece ancora perfettamente localizzabile e già oggetto di scavi). Auspico che le autorità competenti possano un giorno ritrovare le tracce del “recinto” – magari attraverso l’uso dei rilievi aerei/satellitari di “crop marks“, georadar, … – e condurre indagini scientifiche accurate che consentano di capirne l’origine e l’impiego.

Per ci fosse interessato ad approfondire la conoscenza delle fortezze circolari vichinghe denominate “Trelleborg”, così importanti per la trama del romanzo, suggerisco di leggere i bellissimi articoli di una simpatica e preparatissima ricercatrice italiana dell’Università Danese di Aalborg – Emanuela Marchetti – pubblicati su “Instoria.it” nel 2007:
Primo articolo
Secondo articolo
Terzo articolo
Quarto articolo
Quinto articolo

 

Grazie fin d’ora per i commenti che vorrai postare. Mantieni monitorato il sito e la pagina Facebook del romanzo per essere sicuro di non perderti le curiosità su questo libro e l’uscita dei prossimi romanzi.

Non dimenticare di scrivermi e farmi avere i tuoi giudizi, critiche e pensieri in libertà e farò il possibile per risponderti non appena possibile – I L Federson

2 Comments

  1. Pingback:Taneto di Gattatico non è Vigata

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